Chi pensa che i tradizionali "biscotti da latte" siano un prodotto semplice e povero, da oggi dovrà ricredersi. La ricetta tradizionale di questo biscotto leggero e genuino prevede di base un mix di farina, zucchero, latte, ammoniaca e grassi (animali o vegetali), oltre all'aggiunta di alcune varianti a seconda della regione in cui ci si trova. Il risultato è un biscotto friabile e poroso, indicato per la prima colazione e ottimo da inzuppare (da quì deriva la denominazione generica "biscotto da latte").
In questi giorni, dalla fantasia del panificatore Tommaso Rizzo titolare della Bottega del Pane Rizzo (www.panificiorizzo.com), i tradizionali biscotti da latte hanno acquisito diverse varianti. "Le diverse varianti di biscotto nascono dalle esigenze manifestate dai nostri clienti" dice Tommaso, "che presentano intolleranze alimentari al latte e ai grassi animali o vegetali. Ecco che nasce la nuova ricetta di un prodotto salubre e genuino, con prodotti derivanti dalla natura quale: farina integrale di grano duro (tumminia e russello) e olio extravergine di oliva. In questo modo si coniuga il benessere e il gusto". Le nuove tipologie di biscotto messe a punto dal panificatore castelvetranese sono:
- Biscotti integrali al latte
- Tumbiscotto con olio (con farina di tumminia e olio extravergine d'oliva)
- Rimbiscotto con olio (farina di rimacinato e olio extravergine d'oliva)
E ancora: "Le farine raffinate creano intolleranze perchè il nostro organismo non riesce ad aggredire del proteine. Alle farine moderne, il più delle volte viene asportato il germe, ossia la parte più ricca del grano. Questo non avviene con i grani antichi: bisogna preferire i mulini a pietra e le farine integrali".
Insomma, biscotto da latte prodotto semplice e povero? Non è il caso di dirlo, considerati gli effetti che le materie prime possono avere sul nostro organismo.
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